Il tragitto dall’agriturismo dove mi sono preparata al municipio è uno dei ricordi più belli di tutto il matrimonio. In macchina insieme allo sposo, perché all’ultimo momento avevamo deciso che volevamo arrivare insieme, dietro l’auto delle damigelle, che avevano finito di prepararsi all’ultimo secondo.
Salutavamo tutti i passanti che ricambiavano facendoci gli auguri.
Pura felicità.
Non sapevamo che quello che avremmo trovato in municipio sarebbe stato molto diverso da quello ci aspettavamo.
Qualche tempo prima
Le settimane che precedono il giorno prima del matrimonio sono folli. “Lista” è la parola chiave: la lista delle commissioni, la lista delle spese ancora da fare, la lista dei progetti fai da te da ultimare, quella delle cose da portare, quella degli invitati ancora in forse a due settimane dalle nozze…
Ad accompagnarmi negli ultimi frenetici giorni c’era il mal di stomaco, lo stesso che mi aveva tormentato prima della laurea, che si acutizzava nei momenti di maggior tensione.
Come quando, una settimana prima del matrimonio, mio cognato ci ha annunciato con un’espressione da funerale che c’era “un problema” e io in un secondo ho passato in rassegna tutte le potenziali catastrofi in stile “questo matrimonio non s’ha da fare”, mentre il mio stomaco si contorceva in una morsa di dolore.
Per fortuna “il problema” riguardava dei DVD il cui audio non funzionava e non c’entrava nulla con le nozze. Ma ho immaginato con una certa soddisfazione la scena in cui rompevo tali DVD sotto le scarpe.
Insieme al mal di stomaco c’era la sensazione che qualcosa sfuggisse al mio controllo. Avevo pensato a molti dettagli, certo, ma io stessa non avevo idea di come si sarebbe svolta la giornata, dell’ordine e delle tempistiche di alcuni eventi.
Avevamo chiesto a un amico di dare indicazioni agli altri ospiti: invitarli a prendere posto prima della cerimonia all’aperto e ricordare loro di spegnere gli apparecchi elettronici.
La tensione era forte, gli imprevisti numerosi, e la frase che ripetevo più spesso era “a questo punto va bene tutto”.
Il grande giorno
Eravamo in auto, quindi, il futuro sposo alla guida, io alla sua destra, il bouquet in grembo, posato sulla la mia gonna vaporosa compressa tra il sedile e la portiera, più emozionati che mai.
Arrivati davanti al municipio, abbiamo entrambi sgranato gli occhi. L’allestimento era colorato e meraviglioso, splendidi mazzolini di fiori decoravano le sedie bianche che erano…vuote.
Tutti gli ospiti erano in piedi e si accalcavano attorno alla nostra macchina. Un piccolo concerto non autorizzato da parte di alcuni ospiti si stava svolgendo poco metri più in là. Mio padre mi ha aperto la portiera dell’auto e mi sono ritrovata fuori, tra parenti e amici che facevano la fila per farci gli auguri.
Non dovevano essere tutti in piedi davanti alle loro sedie a guardarci commossi mentre raggiungevamo il sindaco, mano nella mano?
Forse gli ospiti erano molto colpiti dall’atmosfera informale e così diversa dai matrimoni a cui sono soliti partecipare. Un prato, un albero e un allestimento colorato sono molto diversi dall’interno di una chiesa. Forse l’idea che “above us only sky” [cit.] li ha confusi un po’. E l’amico che doveva invitarli a prendere posto? Beh, lui era il primo che abbiamo visto in piedi.
Ricordo distintamente di aver sentito lo sposo dire “Se prendete posto noi, ehm, procediamo”.
Dopo aver fatto accomodare gli ospiti, interrotto con una certa fatica i musicisti che nonostante il trambusto non si erano accorti del nostro arrivo, la musica d’ingresso era clamorosamente sbagliata.
Gabriele ed io ci siamo guardati con l’espressione da “io con questa roba non entro”. Dopo molto trafficare da parte del vigile che si occupava della musica, è partita All you need is love, la canzone prevista per l’uscita. Io e lo sposo ci siamo guardati con l’espressione da “a questo punto va bene tutto”, abbiamo fatto il nostro ingresso insieme e la cerimonia è finalmente cominciata.
La cosa bella è che il giorno delle nozze è veramente magico. Gli imprevisti che se mi fossero stati raccontati il giorno prima mi avrebbero gettata nel panico quel giorno importavano poco e non toglievano niente alla nostra felicità.
Se tornassi indietro però farei scelte diverse. Assumerei sicuramente una coordinatrice, una figura professionale che si occupi di gestire i tempi, coordinare i fornitori e si assicuri che il matrimonio si svolga secondo i desideri degli sposi. Forse così mi sarei risparmiata qualche mal di stomaco e non avrei una storia divertente da raccontare.
Quindi future spose, pensateci. Dal momento in cui comincerete la preparazione non avrete più modo di controllare la situazione. Tutto dipenderà dagli altri, dai vostri fornitori, dai vostri ospiti, dal caso. Molto probabilmente tutto sarà splendido ugualmente, ma non vale la pena rischiare.
Probabilmente come me avete pensato a ogni dettaglio, non trascurate proprio questo, assicuratevi che qualcuno gestisca gli ultimi cruciali momenti.
Alle spose novelle invece voglio chiedere: quali sono stati i piccoli grandi imprevisti accaduti durante il vostro grande giorno?
ilaria dice
Cara Elena, seguo spesso le tue ispirazioni, sempre molto affascinanti, ma soprattutto ho seguito con grande interesse l’organizzazione del tuo matrimonio.
Sono una wedding planner che offre, talvolta, anche il solo servizio di wedding day coordinator e sono stata molto colpita dalle tue parole! So per esperienza che poi “quel giorno” è davvero magico e anche se non tutto va esattamente come l’avevamo immaginato, resterà memorabile e indelibile, tuttavia, perchè non far andare le cose esattamente come le abbiamo desiderate in un giorno tanto atteso e per cui abbiamo speso tante energie e fatiche?
Perchè caricarci di ansia e tensione inutili?
Ci sono bravi professionisti che “cuciono” servizi ad hoc per splendide coppie, basta contattarli senza paura e farsi aiutare in ciò che genera maggiori difficoltà!
Complimenti per il blog e per le delizie che hai progettato per le tue nozze.
Ilaria
Elena dice
Ciao Ilaria, grazie per il commento!
Io ho avuto difficoltà a convincere lo sposo sulla necessità di farci aiutare da una wedding planner, almeno con un servizio di coordinamento, e il budget ridotto ha fatto il resto. Con il senno di poi la cosa ci sarebbe stata utilissima (era l’unica cosa che mancava, secondo me) ed era anche fattibile dal punto di vista del budget.
Per fortuna la situazione è stata solo buffa e non ci ha turbato molto. 🙂
ChiaraDG dice
Che meraviglia e che emozione!!
anche io sto organizzando il mio matrimonio e la sezione “musica” è ancora work in progress…§
C’è un post nel blog che ne parla?
Elena dice
Non c’è ancora ma ci sto pensando. 🙂
Noi abbiamo fatto da noi e dopo gli intoppi precerimonia è andato tutto meravigliosamente e la playlist è stata molto apprezzata.
Hai già deciso tra fai da te e professionisti?
Teresa dice
Ciao Elena, mi sono sposata il 14 settembre e pure io un sacco di imprevisti..le ultime due settimane sempre di corsa saltando cena e delle volte pranzo e dimagrita avevo paura non mi stesse bene il vestito. Il giorno del matrimonio mio papà agitato che si dimentica di aprire la portiera per farmi scendere e che poi lo aspetto all’entrata della chiesa perchè si dimentica che mi deve accompagnare e va a sedersi al suo posto con la fotografa che lo insegue. Ma il “bello” è arrivato al ristorante: la responsabile si è “sparata” il tappo del prosecco all’aperitivo in un occhio ed è dovuta andare al pronto soccorso. Solo che non ha lasciato le coordinate agli altri camerieri che ci aspettavano per servire mentre noi eravamo a fare le foto…morale il servizio era in ritardo di quasi due ore. Però non cancellerei niente..siamo stati bravi perchè nessuno se ne è accorto, gli amici sono stati fantastici con video e scenetta dal vivo che raccontava a canzoni la vita di mio marito. Sono contenta di essere stata un sacco di tempo a preparare la messa che alla fine parlava di noi dall’inizio alla fine e noi eravamo attivamente partecipi. Forse sceglierei un velo più corto perchè mio marito non sapeva dove metter i piedi e mi pesava e mi farei meno preoccupazioni in quel giorno per sapere se gli altri si stanno divertendo o meno..infatti ancora oggi tutti mi fanno i complimenti e io mi mangio le mani perchè per metà serata sono stata a chiedermi se la gente potesse avere freddo o meno dato che era tutto all’aperto…metterei anche un radar a mio marito che era in giro con i suoi amici per la location nell’angolo valtellina che avevamo allestito (essendo lui valtellinese, ma adesso trentino di addozione) perchè mi ha fatto aspettare fino alle 23 e 30 per il primo ballo!!!
Elena dice
Mi spiace leggere degli imprevisti che ti sono capitati ma sono contenta di vedere che avete mitigato i disagi.
A proposito di papà distratti, il mio non riusciva a trovare l’agriturismo e aveva al seguito un discreto numero di parenti, tra cui mia mamma e mia nonna che dovevano aiutarmi a vestirmi. E sì che ci era già stato 🙂
caterina dice
Il giorno del mio matrimonio io sono arrivata in anticipo e quando sono entrata in chiesa tutti avevano la testa rivolta da un’altra parte. La persona che avrebbe dovuto avvisare i musicisti del mio ingresso non se n’è accorta e io ho percorso metà navata in un silenzio attonito, poi è finalmente cominciata la musica. Arrivati al ristorante ho scoperto che erano in ritardo, perché si era rotto il portone e tutti i dipendenti, chef compreso, erano rimasti chiusi fuori, mentre il titolare andava a cercare un fabbro e, a seguire, l’intervento del fabbro. Morale, il pranzo è stato ottimo lostesso, ma la meravigliosa torta che avevamo scelto, assaggiandone sei tipi diversi, non era la stessa. Era molto buona, ma la farcitura era un’altra ed era decorata con…lo zucchero a velooo!!! Sono stata io che prima di tagliarla l’ho decorata con dei fiori rubati ai centrotavola. La cosa però mi ha talmente colpita che ne ho fatto una professione. Adesso tutto fila liscio o meglio ci penso io, che ho il dono dell’ubiquità e sono la dea Khalì (in realtà ho valide assistenti) a risolvere per tempo gli immancabili imprevisti, evitando il mal di stomaco alle spose… Il mio ultimo imprevisto? Un temporale tanto torrenziale, quanto imprevisto (previsioni meteo…nisba!), il ricevimento era previsto in un vivaio di piante aromatiche, in mezzo al rosmarino, al timo e alla lavanda, tutto rovinato. Trasferito tavolata in una serra, dove venivano coltivate piante rampicanti e ho arrangiato un pergolato verde. Auff, andata!
Elena dice
Oggi è la giornata dei musicisti distratti e degli ingressi imbarazzanti! 😀
Non oso immaginare cosa sarebbe successo se non ci fossi stata tu a salvare il matrimonio dal temporale, credo che sia l’incubo di ogni sposa.
Barbara (fatamadrina®) dice
La cosa che ammiro di più del tuo blog, Elena (a parte la cura, il taglio editoriale, il gusto squisito… vabbe’, i complimenti te li faccio già in privato, quindi taglio!) è la capacità e la volontà di completezza, nell’informazione che dai alle spose. Hai fatto tantissimo da sola per il tuo matrimonio, e il risultato è stato oggettivamente eccezionale. Altre spose avrebbero nascosto gli ‘inghippi’ per raccogliere tutti gli onori, tu invece hai sinceramente voluto fornire uno strumento di scelta alle future spose che ti leggono.
Mi permetto di sottolineare che l’aiuto di una persona esterna non è da intendersi per raggiungere la perfezione del risultato finale, ma per risparmiarsi fastidi. Francamente a me interessa poco che i tuoi amici ‘non abbiano notato nulla’, a me dispiace proprio che voi due abbiate dovuto avere un momento di disagio, invece che poter godervi ogni singolo istante di una festa in cui le vostre legittime aspirazioni fossero al centro.
Elena dice
Grazie Barbara, sono sempre onoratissima di ricevere apprezzamenti da te. 🙂
Sai cos’è, io non penso proprio che fare tutto da soli sia un merito, anzi. Molte cose sono andate bene solo perché le ho delegate alle persone giuste e l’unico errore è stato proprio quello di non aver delegato la regia della giornata.
Per noi il disagio è stato minimo anche perché gli altri fornitori sono stati eccezionali e hanno fatto più di quanto richiesto dal loro ruolo, ma altri sposi potrebbero essere meno fortunati.
Ti ho pensata quel giorno. 🙂
caterina dice
Cara Elena,
ho dimenticato di scriverti che il tuo racconto è stato molto bello e toccante. Mi sono emozionata e divertita e hai rispolverato i miei ricordi ormai lontani…
Brava, scrivi anche bene!
Caterina
Elena dice
Grazie Caterina, è un complimento bellissimo! <3
Claudia (Alchimie) dice
Ciao Elena, grazie di aver condiviso il tuo giorno con tanta schiettezza e delle tue parole. Da wedding planner mi dispiace sempre un po’ quando le spose si accorgono solo “dopo” dell’aiuto che la mia categoria potrebbe offrire, ma la tua testimonianza così genuina potrebbe aiutare altre ragazze a fare una scelta più consapevole. Il che non significa scegliere per forza un aiuto esterno, ma avere tutti gli elementi per decidere con il senno di… prima 🙂
Nel tuo caso il tuo spirito positivo ti ha permesso di trasformare un imprevisto in un aneddoto divertente da raccontare, ma altre spose avrebbero potuto vivere la stessa situazione diversamente.
La vostra gioia comunque traspare dalle immagini e trovo il tuo matrimonio delizioso e curatissimo, complimenti!
Claudia
maria laura dice
Ecco.
La mia nuova crociata di convincimento fidanzato è iniziata ieri, nel tardo pomeriggio, dopo aver letto (dal cellulare) questo graziosissimo e coinvolgente post…
Il sole sta ormai per tramontare, lunghe ore di attesa nell’anticamera di un dottore sono scivolate via, lentamente ma, almeno in parte, piacevolmente, grazie alla lettura di numerosi post del tuo blog.
Quando il mio fidanzato mi raggiunge per darmi un po’ di supporto morale, mi ha trovata stressata per l’attesa e la tensione… ma anche, nel contempo, combattiva;
lo guardo fisso negli occhi e gli dico, con profonda convinzione:
“Amore, ci serve un wedding coordinator, almeno per il giorno delle nozze!”
“Ci serve un wedding…che??”
“Un W-E-D-D-I-N-G C-O-O-R-D-I-N-A-T-O-R. Ci serve. Assolutamente.”
“Come può servirmi qualcosa che non so nemmeno che esiste?”
“Amore…fidati! Tu non sai cosa è successo ad Elena!! Ora ti racconto…anzi, ti leggo il post!”
“Ah! Elena! Ora capisco…dai, fammi vedere, magari ci serve davvero…”
Dire che si è convinto sarebbe eccessivo ma sta valutando la possibilità.
Grazie, Elena, averti (sia pur solo virtualmente) vicina nelle idee per la progettazione del nostro matrimonio mi rasserena e mi dona tanto entusiasmo.
Maria Laura
Elena dice
Ma che dolce il fidanzato che ti ascolta mentre gli leggi il post 😀
Dai che lo convinciamo, se necessario tiriamo fuori qualche racconto dell’orrore in proposito (quello che è successo a me non è niente, ho letto delle storie da brividi) e vedrai che sarà lui a insistere! 🙂
Blanchette dice
Mi ha sconfortato un po’ leggere questo post devo dire…noi la wedding planner abbiamo dovuto licenziarla perchè non ci siamo trovati affato bene, non seguiti e non capiti… un epic fail… ed ora io al solo sentirne parlare ho l’orticaria (dopo mesi di bile tra l’altro)… 🙁
Ma sono convinta che con l’aiuto di amici e famiglia riusciremo a farcela 🙂
Come sicuramente è stato uno sfortunato caso il nostro 🙂
Elena dice
Wedding planner allo sbaraglio ce ne sono tantissime purtroppo, come ce ne sono tante davvero in gamba.
Comunque si fa anche da soli, tranquilla 🙂
Elena dice
Ciao Elena, ho da poco scoperto il tuo blog e lo trovo a dir poco meraviglioso, pieno di spunti per chi come me sta organizzando un matrimonio.
Navigando navigando ho poi scoperto che ti chiami come me e che anche tu ti sei sposata lo stesso giorno nel quale mi sposero’ io, ossia il 30 agosto, che belle concidenze!
Grazie per tutte le ispirazioni e complimenti davvero per questo blog cosi’ accogliente e super curato, da oggi mi sarà che sarà un mio punto di riferimento.
Elena
Gea dice
Ciao Elena,
aspettavo un post con qualche dettaglio delle tue nozze..io mi sono sposata il 4-5 scorso e ho seguito la preparazione del tuo matrimonio con trepidazione, un passo dopo l’altro mentre preparavo il mio..tantochè il giorno del tuo matrimonio ho pensato..chissà come sta andando la giornata ad Elena.
Comunque anche noi abbiamo avuto qualche imprevisto, io sono arrivata davanti alla chiesa e gli invitati erano al loro posto (gli avevamo fatto il lavaggio del cervello ;-), lo sposo al suo…ma mancava il prete, non aveva acceso le luci in chiesa e si stava ancora vestendo..
un abbraccio Gea
Elena dice
Ciao Gea, che carina ad aver pensato a me!
Fantastico il prete ritardario 🙂
Non l’ho ancora annunciato ufficialmente ma…passa sul blog la prossima settimana…
Se hai voglia di farmi vedere qualche foto del tuo matrimonio scrivimi pure, a me fa piacere!