La fotografia boudoir sta diventando sempre più popolare e sono sempre più i fotografi che offrono questo servizio, ma credo che ci siano ancora diversi dubbi al riguardo. Di che cosa si tratta? Perché farlo e che cosa ha a che fare con i matrimoni? Per rispondere a queste domande oggi su Wedding Wonderland ospitiamo Maria Martus, fotografa specializzata in boudoir.
Ciao Maria, parlaci un po’ di te!
Mi chiamo Maria Martus e sono una fotografa freelance con sede a Bolzano, ma mi sposto volentieri in tutta Italia. Amo il ritratto femminile in tutte le sue manifestazioni, ma mi dedico anche alla fotografia di matrimoni e al ritratto in generale. Prediligo uno stile semplice e pulito, sensibile e delicato, talvolta sensuale. Cerco sempre di valorizzare il soggetto, se possibile con una bella luce naturale e un tocco di stile.
Che cos’è il boudoir?
Comincerei dalla pronuncia ed etimologia della parola, usata oggigiorno così frequentemente dai fotografi in tutto il mondo. Deriva dal francese [bu: d`ua] per delineare un’area privata della donna, dalla toilette e spogliatoio alla camera da letto.
Personalmente definisco boudoir come il più intimo e dolce tra tutti gli stili della fotografia in lingerie. Sono attimi sospesi nell’aria, nel tempo, intimi e deliziosi svelamenti di quello che c’è “sotto”, avvolti in pizzo raffinato, morbida seta e tessuti leggeri e trasparenti.
La combinazione di una bella luce e delle squisite forme femminili mi permettono di creare assieme al mio soggetto degli scatti pieni di femminilità, dandomi la sensazione di qualcosa di magico e completamente unico.
Secondo me questo tipo di fotografia non deve rivelare ma suggerire, e trasmettere il senso dell’intimità.
A chi è destinato e in quali occasioni?
Sono convinta che tutte le donne senza eccezione, anche le più timide e riservate, vorrebbero almeno una volta nella vita realizzare un servizio in intimo tutto per loro, non servono occasioni particolari.
Il rapporto con la lingerie per noi donne è un mondo speciale, che ci accompagna lungo tutta la vita dalla mattina alla sera, quando siamo da sole, quando vogliamo sorprendere il compagno, quando siamo spose o in attesa con un bel pancione…
Sono scatti che potresti incorniciare e appendere nel tuo boudoir privato, nella tua camera da letto, oppure fare una sorpresa inaspettata al proprio compagno. In fondo, la fotografia boudoir lusinga tutte le donne.
Qual è la location ideale per il boudoir?
Proprio come dicono le origini della parola, la location perfetta è la camera da letto oppure una suite in hotel. Lo spazio deve definire un setting intimo e famigliare, che permetta di rilassarsi e creare delle immagini con grande gusto e stile.
Che cosa bisogna aspettarsi da un servizio boudoir?
L’esperienza deve essere piacevole e divertente, cerco di guidare i miei soggetti nella scelta di lingerie, make-up ed accessori. Suggerire dei movimenti e talvolta mostrare personalmente delle pose risulta uno strumento utile anche nel togliere incertezze e timori.
Come qualsiasi servizio di ritratto, dura complessivamente 1.5-2 ore tra preparazione e shooting in sé.
Come riesci a mettere le clienti a proprio agio durante il servizio?
Indubbiamente tante donne, spogliandosi, si sentono vulnerabili, e metterle a proprio agio è uno degli aspetti vitali quando fai questo genere di fotografia, pertanto come fotografo dovresti dimostrare tanta sensibilità.
Per me è importante che chi si rivolge a me conosca il mio stile e abbia fiducia in me. La vera chiave per creare delle buone fotografie sta nell’instaurare un rapporto amichevole basato sulla simpatia, fiducia e tanti sorrisi mentre magari discutiamo sulla scelta dell’abbigliamento e trucco prima di cominciare a scattare.
Devo dire che non di minor importanza è anche il fatto che sono donna come loro; ciò le rende consapevoli che le ritrarrò con pura sensibilità femminile.
Ringraziamo Maria per questa intervista! Non dimenticate di visitare il suo sito web per ammirare altri suoi lavori.
Io sono molto incuriosita dal boudoir, è spesso consigliato come regalo per lo sposo, ma credo sia un regalo ancora più grande per noi stesse. Che cosa ne pensate? Vi incuriosisce? Lo fareste o lo avete fatto?
Lascia un commento