Per Angela, wedding planner de Il Matrimonio Che Vorrei, tutto è cominciato con il cartone animato Lady Oscar; da allora la passione per la regina Maria Antonietta e le atmosfere della corte francese non l’ha mai abbandonata, al punto di ispirarsi a questa per il tema del suo matrimonio. Gli allestimenti riprendono quindi lo sfarzo di Versailles: dettagli oro e tessuti damascati, ma anche colori a contrasto (l’abbinamento viola arancione ci aveva già sorpreso qualche post fa!) e uno splendido bouquet gioiello.
Dalla sposa
“Grande festa alla corte di Francia…”: questo è il ritornello che più frequentemente ricordo riecheggiare nella mente durante la mia infanzia, quello del cartone animato che più ha influenzato i miei gusti e la mia sensibilità, diciamo così “il cartone di formazione”!
La regina Maria Antonietta, una fashion victim ante litteram delle tendenze barocche e sfarzose dell’epoca, e Lady Oscar, paladina dell’uguaglianza e della giustizia, hanno segnato il mio percorso: la Rivoluzione Francese prima come scelta a tutti gli esami d’obbligo, la sensibilità verso l’arte e la bellezza nel percorso universitario, l’inclinazione per il cinema in costume e dulcis in fundo…il Mio Matrimonio.
Le curve oro del damascato, che spesso erano ricorrenti negli arredi e nelle tappezzerie di Versailles, sono state il leit motiv principale: dalla stoffa scelta per ricoprire il cofanetto/invito, qui in contrasto con l’azzurro carta da zucchero, e il bouquet/gioiello rigorosamente confezionati a mano, alle scarpe, alla lunga passatoia che conduceva all’interno della chiesa, fino alle decorazioni della wedding cake.
Come una moderna Maria Antonietta di Sofia Coppola amante dei colori contrastanti, vedi l’abbinamento dei garofani arancio e delle rose naranga alle orchidee viola, passando per il Barry Lyndon di Kubrick (Schubert come colonna sonora del trailer curato da Hannes Film) e dal suo quasi postumo Eyes Wide Shut per l’after dinner party in maschera affidato alle sonorità di Enzo D’Argento, l’amore per il cinema ha lasciato la sua impronta; anche quello più frivolo però nella scelta della piuma/acconciatura stravagante per il ricevimento stile matrimonio Carrie Bradshow a quello dell’abito disegnato dal suo adorato Oscar de la Renta.
Al nostrano pomo di Grottaglie infine, fiore all’occhiello dell’artigianato pugliese che tanto ricorda l’uovo Fabergè amato nelle corti ottocentesche, prima eletto a logo ufficiale dell’evento, è stato affidato poi il compito di custodire a casa degli ospiti il ricordo dell’evento, quale augurio ideale per una nuova vita che comincia nel segno della prosperità e dell’abbondanza.
Credits
Fotografia: Michele Ladisa Fotografo // Wedding planner: Il Matrimonio Che Vorrei // Video: Hannesfilmwedding // Make up & hairstyle: Alex Face // Abito da sposa e orecchini: Oscar de la Renta // Scarpe sposa: Dolce&Gabbana // Fedi: Tiffany&Co. // Flower designer: Linea Verde Fiori Trani // Wedding cake: Cake Design Cupcakes & Bakery // Ricevimento: Plenilunio alla Fortezza, Mola di Bari // Cerimonia: Chiesa di Santa Teresa, Trani // Musica: Montefiori Cocktail
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