Per il loro matrimonio a Venezia Pauline e Olivier volevano una giornata poetica e sognante, che rendesse omaggio all’arte e alla natura. Gli sposi hanno organizzato un ricevimento a cavallo tra la tradizione di Palazzo Ca’ Rezzonico e la contemporaneità del Teatrino di Palazzo Grassi, tra ispirazioni rinascimentali, foglie d’ulivo e composizioni di fiori e frutta. Grazie a Katja & Simon Photography per queste immagini!
Da Pauline, la sposa… Abbiamo scelto di sposarci in chiesa a Venezia, dopo la cerimonia civile a Las Vegas con i nostri amici più intimi.
Per la cerimonia volevamo quindi una location formale e romantica, l’opposto del party senza fine che abbiamo organizzato a Las Vegas.
L’intero matrimonio era pensato per la gioia dei nostri ospiti, per renderli felici. Volevamo che fosse sognante, quindi ogni ora del giorno era pensata come un dipinto in movimento sulle acque.
Abbiamo scelto la chiesa di Santa Maria dei Miracoli perché ha una luce meravigliosa nel pomeriggio. Amiamo anche la sua architettura rinascimentale e pensiamo che la simbologia della rinascita fosse perfetta per il matrimonio.
Dalla chiesa i nostri ospiti hanno raggiunto il ricevimento in barca. Noi abbiamo viaggiato in gondola attraverso i piccoli canali fino al Palazzo Ca’ Rezzonico.
Quando abbiamo trovato questo palazzo affacciato sul Canal Grande abbiamo capito che era il posto giusto. Ma non è consentito ballare nella maggior parte dei palazzi di Venezia, quindi abbiamo scoperto il Teatrino di Palazzo Grassi proprio di fronte, pensato proprio per le feste con le sue linee contemporanee. Dopo la cena i nostri ospiti dovevano solo salire sulle barche che avevamo noleggiato per arrivare al Teatrino.
Abbiamo adorato il contrasto tra l’architettura antica di Ca’ Rezzonico e lo stile avant-garde del Teatrino. Rappresenta bene la nostra coppia, legata alle tradizioni culturali ma con lo sguardo verso il futuro, aperto alla modernità e al cambiamento.
Ma volevamo anche trasmettere il nostro attaccamento alla natura durante quel giorno.
Il nostro fiorista era un vero artista che ha immediatamente compreso il nostro desiderio per composizione organiche, quasi selvatiche, con foliage e frutti ancora attaccati ai rami. Insieme abbiamo immaginato le ghirlande per la chiesa, ispirate al dipinto della Madonna della Vittoria di Mantegna. Le composizioni per i tavoli del ricevimento erano ispirati a diverse nature morte. E il bouquet della sposa era composto da rami di ulivo, un omaggio allo sposo Olivier.
Non abbiamo scelto un fotografo, abbiamo scelto un artista, dato che solo un artista poteva catturare la complessità di un matrimonio con uno spirito e un’anima.
Avevo una chiara visione dell’abito che volevo: un modello fluido con maniche a sbuffo e spalle scoperte, e fiori ispirati alla Primavera di Botticelli dipinti da me sul velo. Ci sono volute 140 ore a finire i 16 bouquet che ho copiato dal personaggio di Flora.
Non avevo mai dipinto sui tessuti e avevo paura di macchiare la stoffa bianca. Mi ha sorpreso essere riuscita a finire il lavoro senza rovinarlo. È stata una sorpresa anche per Olivier dato che è stato un segreto fino al grande giorno!
Un dettaglio che ci è piaciuto particolarmente durante la cerimonia è stata l’incoronazione degli sposi con corone di fiori. Il rituale è in disuso da decenni, ma chiedete al vostro sacerdote di includerlo. Ha dato un tocco poetico alla nostra cerimonia. Il nostro momento preferito è stata la messa! Un violinista e un violoncelista hanno suonato una selezione di pezzi da Mozart all’Ave Maria.
Per la cena abbiamo battezzato i tavoli con poesie d’amore, una per ogni tavolo, per un tocco romantico e significativo.
I nostri consigli per i futuri sposi? È il vostro grande giorno. Rendetelo completamente vostro. Create qualcosa che vi assomigli.
Tenete qualche tradizione e andate contro alle altre. Non risparmiate sul DJ e sul fotografo.
I vostri ospiti dovrebbero lasciare il ricevimento sazi e un po’ brilli. Nutriteli bene.
Preparatevi allo stress e tenete pronta della passiflora per i momenti di tensione (perché ce ne saranno).
Prendete una settimana o due prima delle nozze per riposarvi prima del grande giorno.
Ultimo ma non ultimo: less is more. Quello che volete evitare è l’eccesso. Tenere i piedi per terra ci ha aiutato a creare un giorno unico che non era un carnevale ma un matrimonio.
Credits
Fotografia: Katja & Simon Photography // Cerimonia: Santa Maria dei Miracoli, Venezia // Ricevimento: Palazzo Ca’ Rezzonico, Venezia // Party: Teatrino di Palazzo Grassi, Venezia // Fiori: La Dogaressa // Abito sposa: immaginato dalla sposa // Scarpe sposa: Chamberlan // Abito sposo: Lagonda // Catering: chefyouwant // Musica cerimonia: Dream Capsule // Sax: Marco Sax Caponi // DJ: Remo Giugni DJ e Wannabe Alex
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